PADELLI 5: il mezzo voto in più è solo per la parata successiva al vantaggio di Pjanic. Sulla punizione del giallorosso il portiere sbaglia tutto: decide di uscire, poi cambia idea ed è un errore molto grave.

 

PERES 6: crea il solito scompiglio con le sue giocate e con le sue accelerazioni, perché è evidente che ha i numeri per mandare in tilt la Roma, che tanto lo ha seguito nelle ultime sessioni di mercato. Però, molto spesso, fa la scelta sbagliata: quando deve crossare tira e viceversa.

 

BOVO 6: il pallone che sradica dai piedi di Dzeko nella ripresa equivale ad un salvataggio della linea. Qualche piccola sbavatura non pregiudica però una prova pienamente sufficiente.

 

GLIK 6.5: il capitano lotta come un leone con un Dzeko che pur non ricevendo molti palloni giocabili è sempre un pericolo costante.

 

MORETTI 6.5: non sbaglia quasi nulla e chiude bene sul nascere ogni tentativo giallorosso. Buona prova del numero ventiquattro granata ed è da manuale l’intervento su Iturbe nella ripresa.

 

MOLINARO 7: su e giù per la fascia, instancabile, sfrutta bene in ogni occasione la buona intesa che si è creata con Baselli. E non è un caso che le migliori occasioni arrivino proprio grazie alle iniziative dei due giocatori, specie nel primo tempo ( st 41′ MARTINEZ 6: la voglia è la stessa vista in Coppa. Dalla sua caparbietà nasce l’azione che porta al calcio di rigore).

 

ACQUAH 6: non è l’unico a sbagliare quell’ultimo passaggio che avrebbe consentito al Toro di essere ancora più pericoloso in molti frangenti. Ha corsa e spirito: quando dalla sua avrà anche un po’ più di precisione sarà un centrocampista completo e pronto al salto di qualità.

 

VIVES 6.5: l’uomo in più, quello ovunque, quando e dove è necessario. Un Toro senza di lui è impossibile da immaginare: piccolo neo, quel pallone che al quarto di recupero dopo l’1-1 di Maxi Lopez poteva essere meglio gestito. Ma è lui stesso a spiegare che non ne aveva più.

 

BASELLI 7: due delle azioni più pericolose del Toro dei primi 45′ partono dai suoi piedi. Toccato duro è costretto ad uscire quando avrebbe avuto ancora molto da dare (st 24′ BENASSI 5.5: non entra con il solito piglio, combina poco).

 

QUAGLIARELLA 5: niente da fare, nemmeno oggi arriva quel gol che sblocherebbe l’attaccante granata, a secco dal 20 settembre. Ma più che altro è la prestazione a mancare (st 20′ MAXI LOPEZ 7.5: per prendersi la responsabilità di tirare un rigore in pieno recupero ci vuole la sua freddezza e il suo carisma. Entra bene, attacca e difende quando è necessario. Sta tornando quel giocatore che si aspettava da tempo.

 

BELOTTI 6: non segna, ma è comunque decisivo. Da un fallo commesso ai suoi danni nasce il calcio di rigore trasformato da Maxi Lopez. Un po’ impreciso nei primi 45′, nonostante due buoni palloni di Baselli. 

 

All. VENTURA 7: conferma per la terza volta consecutiva la formazione che ha battuto Atalanta e Bologna. Il suo Toro gioca con personalità nonostante ci sia di fronte una squadra attrezzata per lo scudetto come la Roma. Audace la scelta di mandare in campo Martinez, segnale importante alla squadra.

 

Arbitro DAMATO 4,5: una partita come Toro-Roma avrebbe, per una serie di motivi, bisogno di un arbitro all’altezza del compito. Invece a salvarlo sono i giudici di porta e gli assistenti, che mettono la classica pezza alle sue sviste. Non vede il fallaccio di Nainggolan, già ammonito, fischia una serie di falli invertiti, ed è fortunato che in occasione del calcio di rigore ci sia appostato uno degli arbitri di porta.

 

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Ventura: “Pareggio giusto, sarebbe stato assurdo perdere”

Garcia: “L’arbitro ha sbagliato, non era rigore”